Arezzo Longeva

Nel 1912 il Premio Nobel Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali, perché una cellula può vivere per un tempo infinito e in perfetta salute se il Microambiente che la contiene resta pulito e con i giusti nutrienti: quindi con la giusta energia.

Come la medusa Turritopsis Dohrnii, anche le cellule hanno vita infinita se vengono ben nutrite e quotidianamente ripulite dalle loro secrezioni, con il loro mare interno pulito: questo è il segreto della Longevità e della Immortalità. Sappiamo però che, quando il mare interno della medusa viene inquinato, muore anche lei!!

Depurazione e longevità: il ruolo dell’alimentazione

La fisiopatologia umana sa che una dieta sana all’inizio pulisce l’intestino da residui tossici accumulati, poi pulisce gli organi interni, la pelle, il sistema nervoso e tutto il corpo. Per questo nell’antica medicina Ayurveda viene consigliata la cena con broccoli e cavoli, mentre al mattino a digiuno ci vuole una spremuta di due limoni in acqua tiepida precedentemente bollita, con l’aggiunta di zenzero e miele.

Non possiamo allungare la vita, ma possiamo evitare di accorciarla

Non è possibile allungare la vita oltre al tempo che ci è concesso e che è scritto nei cromosomi e nei telomeri, un tempo che è lunghissimo.

Purtroppo noi facciamo di tutto per ridurre il tempo della nostra vita, oltre a fare di tutto per inquinare l’ambiente che ci ospita e il nostro mare interno che contiene tutte le nostre cellule e tutti i nostri organi: un Microambiente che permette la nostra vita e la nostra salute.

Microambiente, DNA e riprogrammazione cellulare

La ricerca scientifica ha spiegato perché siamo interconnessi fra noi e l’Universo; ricercatori e studiosi hanno spiegato come cluster di proteine regolano la vita del nostro DNA, oltre a ciò possiamo parzialmente riprogrammare le cellule senescenti ed allungare gli anni sani.

Il corpo ha una normale usura, ma noi dobbiamo ridurre i continui momenti di riparazione favorendo le fasi di rigenerazione delle cellule staminali, così avremo continua sostituzione di cellule sane e non di cellule riparate che diventano più facilmente senescenti.

Vediamo di fare chiarezza.

Il DNA dei cromosomi: la carta d’identità del nuovo essere

La vita sulla Terra è tarata in cicli di venti anni, nel corpo umano ogni venti anni cambia la situazione ormonale generale. Ogni ottanta anni c’è un cambio totale di generazione, con conoscenze diverse, modi di vivere e pensare diversi: attorno agli ottanta anni l’essere umano entra nella vera terza età con nuovo ruolo nella società, per molti può trattarsi dell’inizio dell’anzianità e della vecchiaia, caratterizzata da rallentamenti nelle funzioni fisiche e mentali, oppure nell’espressioni di malattie croniche e degenerative.

A seconda della storia dei suoi antenati, nel DNA di ogni persona c’è scritto la probabilità di aspettativa di vita che ciascuno ha, in Italia siamo attorno a 82 anni per l’uomo e 85 per la donna di aspettativa di vita media. Ci supera solo Giappone e Singapore.
Per la sua struttura il corpo umano può vivere al massimo 115/120 anni, ma sono casi particolari, ma oggi 90/95 anni sono frequenti.

CIASCUNO DI NOI HA IL SUO TEMPO, noi NON possiamo allungare il tempo della vita, scritto nei geni, ma dobbiamo fare di tutto per non ridurlo AVENDO CURA DEL CORPO, DELLA MENTE E DELLA PELLE, attraverso periodici momenti di DEPURAZIONE.

Noi non possiamo allungare gli anni di vita, possiamo invece ALLARGARE IL TEMPO DI VITA E GLI ANNI VISSUTI…dando un SENSO alla vita e favorendo le FUNZIONI dei vari organi e delle cellule….. RALLENTANDO IL TEMPO E IMPARANDO A DEPURARCI.

La fecondazione e il ruolo dell’utero materno

Quando l’uovo è stato fecondato si attacca all’utero della mamma che lo protegge con una membrana e gli fornisce una sostanza fondamentale dove vivere e crescere: il suo mare che costituirà anche la sua Matrice.

Da quel giorno la madre fornisce all’embrione il cibo necessario per produrre energia, duplicare le cellule e differenziarle nei vari tessuti ed organi, ma fornisce anche il proprio modo di vivere e di essere attraverso un particolare DNA (mtDNA) posizionato nei mitocondri del nuovo essere, là dove si produce energia e dove si comandano le attività.

DNA nucleare e DNA mitocondriale: due funzioni diverse

Si può dire che il DNA dei Cromosomi che sta nel nucleo di tutte le cellule (proveniente da padre e madre) indica la struttura immutabile e il senso della vita del nuovo essere, mentre il DNA mitocondriale che sta nei mitocondri, proveniente solo dalla madre, controlla gli strumenti e le azioni dei vari organi ed apparati, influendo quindi nella futura qualità di vita.

L’unicità dell’individuo e il ruolo decisivo della madre

Questa è una meraviglia del corpo umano che contiene dei codici immutabili che lo identificano Individuo Unico e irripetibile, sempre inserito e interconnesso nell’universo, ed altri codici di derivazione materna che gli permettono di guidare la sua vita e incidere con la sua volontà, sempre nella scia della storia della madre e della sua linea genealogica.

Mamma mia quanto è importante la donna, quanto è importante la madre!

L’Epigenetica è l’anello tra natura e cultura perché descrive come l’ambiente condiziona e può alterare i meccanismi metabolici che sono alla base degli organismi viventi, evidenziando il ruolo delle sostanze chimiche con cui si viene a contatto, inquinanti o cibo, e rappresentando infine un ambiente che condiziona e modella l’attività del genoma e tutta la fisiologia funzionale del corpo. Quindi ci sono potenziali conseguenze sulla salute nel mangiare certi cibi inquinati che possono avere effetto anche nei futuri neonati.

Come nasce la malattia: dal benessere alle disfunzioni cellulari

Dallo stato di salute non si passa direttamente allo stato di malattia, perché giorno dopo giorno si creano piccole disfunzioni nelle attività di cellule ed organi che non provocano sintomi immediati ma che, con il passare del tempo, possono trasformarsi in alterazioni più significative che vanno a realizzare la malattia. Il passaggio dallo stato di salute alla disfunzione e poi alla patologia è spesso molto lungo. Talvolta è invece molto più veloce, soprattutto nelle persone geneticamente predisposte o in sovrappeso, come nei fumatori, sedentari, stressati obesi o chi fa lavori particolarmente pesanti.

Epigenetica e medicina preventiva: intervenire prima che compaiano i sintomi

L’Epigenetica è la scienza che permette di arrivare prima della medicina preventiva perché studia la struttura molecolare e funzionale del corpo umano con le sue caratteristiche individuali e la sua storia, riducendo i fattori di rischio prima che arrivino le iniziali alterazioni, cercando di individuare precocemente i rischi congeniti o acquisiti di ogni individuo per intervenire nel passaggio fra stato di salute e l’inizio di piccole disfunzioni, rallentando proprio il passaggio alla malattia.

Per questo Impara a Depurarti è un importante momento di Medicina Preventiva, ma soprattutto di Epigenetica.

Nel corso della vita il corpo incontra diversi tipi di tossine, sia quelle prodotte dal corpo stesso nelle sue attività cellulari e metaboliche che devono essere eliminate periodicamente (Intossinazione), sia quelle sostanze con cui entriamo in contatto dall’ambiente esterno (Intossicazione), come cibi, aria, acqua o inquinamento atmosferico, che anch’esse devono essere eliminate.

Per esempio, gli scarti del metabolismo delle proteine costituiscono l’acido urico che l’organismo espelle con i processi di depurazione fisiologici grazie agli “emuntori” dedicati.

Il fegato e gli emuntori: la centrale biologica della depurazione

Il fegato è la centrale biochimica della depurazione, aiutato da rene, polmone, intestino e cute, in un’attività che avviene spontaneamente ogni giorno perché, quando la depurazione rallenta, la matrice extracellulare si ingolfa e si acidifica, intasando sempre più le cellule che finiscono per portare i rifiuti al loro interno, avviandosi così alla loro morte.

Ridurre l’infiammazione: la chiave della prevenzione

Occorre cercare di diminuire i livelli d’infiammazione e non di aumentarli con errori ed eccessi, dobbiamo cercare di fare sempre prevenzione. Importante mangiare di tutto ma di meno, utilizzando due portate in piatti piccoli, con una colazione proteica aggiunta ad una spremuta di frutta e una fetta di ciambellone o crostata. A pranzo un piatto di pasta e insalata mista, a cena un piatto di carne/pesce con verdura lessa; una banana e semi di pistacchio nell’eventuale spuntino del mattino.

Quante volte mangiare al giorno? Strategie alimentari efficaci

Certamente ottimo sarebbe imparare a mangiare solo due volte al giorno più uno spuntino; colazione e pranzo e uno spuntino a cena (cappuccino o una passata di verdura), oppure pranzo e cena saltando la colazione, magari una banana alle 11 e tanta acqua, sempre camminando all’aria aperta.

Il cibo è la nostra energia, tutto ciò che introduciamo con il cibo viene trasformato e metabolizzato per riparare i danni e costruire nuovi tessuti, permettendo alle staminali di rigenerare continuamente il corpo.

Il cibo permette di vivere, mangiare meglio è importante ma non dobbiamo eliminare niente, dobbiamo mangiare il giusto di tutto per favorire la migliore biodiversità della flora batterica, cercando di limitare eccessi e favorire la qualità, ricordando infine che è la dose che crea il danno: quindi volontà, consapevolezza e buon senso.